giovedì 13 gennaio 2011

Omologazione e confusione

Per molte persone i vestiti e gli accessori sono veri e propri mezzi espressivi, capaci di riflettere la personalità di chi li indossa e di incorniciare condizioni del soggetto sociale le sue incertezze ma anche il suo profondo ancoraggio. Giocare con la moda significa inoltre potersi sbizzarrire ed esprimere la propria creatività e fantasia, cercando di creare uno stile unico ed originale. L’attenzione ai dettagli è un punto di forza anche di molte aziende e case di moda, che aggiungendo ai propri modelli bottoni particolarmente elaborati, spille personalizzate, borchie, strass o altri particolari riescono a rendere i propri capi unici. Per avere uno stile unico si può dunque mettersi di buona volontà e andare alla ricerca di vestiti originali in determinati negozi, ma anche nei mercatini, oppure, se si ha una certa manualità e molta fantasia, si può provare a personalizzare il proprio guardaroba. Per altre persone invece i vestiti rappresentano uno status sociale, indossare un determinato capo di abbigliamento dell’ultima collezione autunno/inverno o Privamera/estate, essere tutti alla moda, tutti riconoscibili da una lettera griffata o da un logo in prima vista. Spesso questo porta ad un’omologazione degli stili, tutti si vestono nello stesso stile facendo cosi sparire il diversificarsi. Basti pensare alle borse da donna, questo accessorio rappresenta uno status symbol, un segno di appartenenza al mondo della griffe, sono piccoli dettagli ma che segnano una costruzione di simboli e di maschere nella società. Percorrendo questo tempo si perde la propria identità acquistando nuove maschere, come è ben evidente, la società è formata dai suoi colossi: mercato, egoismo,  guadagno,appartenenza. L’identità è uno dei concetti chiave nella descrizione della funzione della moda dove il fisico riveste un ruolo importante nella comprensione del proprio essere. Questo spiega come tutto ciò potrebbe divenire rischio in la cui vita si dispiega in una società  come luogo ideale dove ottenere soddisfacimenti dei propri bisogni e dei propri desideri. Qui la moda diventa fattore importante dell’individuo, quando si parla di maschera si parla anche di indossare un vestito, molto spesso scegliere un determinato stile significa esternare l’umore che è dentro l’individuo.  E’ inevitabile pronunciare la moda nella vita quotidiana, anche per quelle persone che affermano che sanno vivere senza di essa ma in realtà nulla è dimostrato, tutti indossano un abbigliamento che appartiene al settore, tutti indossano un accessorio che completi lo stile, dalla persona più ordinata, dal fashion victim alla persona più disordinata, alternativa, punk. Si potrebbe evidenziare un dettaglio riguardo lo stile l’appartenere ad uno status cioè di mescolarsi e creare una confusione di stili,insomma, un supermercato di stili. Non è facile seguire tendenze a proprio modo, a proprio gusto invece di seguire una massa mescolata e caotica.  La moda deve essere abbordabile da tutti ma non che tutti possano vestirla nella stessa maniera. E’ importante essere aggiornati sulle nuove tendenze,leggere le riviste di moda specializzate dove scrivono consigli, piccoli dettagli che aiutino a dare alla persona un tocco personale,  questo è favorevole per coloro che hanno una la giovane età da sfruttare, per provare nuovi stili e nuove tendenze perché non esiste cosa più orribile e inguardabile di un fashionista in età avanzata. Bisogna precisare che tutti devono comportarsi a proprio gusto e con la loro testa e non sentirsi obbligati ad appartenere ad una determinata classe sociale, anche perché appartenere ad uno status comporta un alto costo economico ma di sentirsi, invece, liberi di indossare se stessi e far osservare a chi guarda chi siamo e cosa siamo, solo cosi si può esser notati ma soprattutto star bene con se stessi.

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